News 11 – Infortuni sul lavoro: responsabilità del datore e onere probatorio del danneggiato

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In tema di responsabilità del datore di lavoro per violazione delle disposizioni dell’art. 2087 c.c., la parte che subisce l’inadempimento non deve dimostrare la colpa dell’altra parte -dato che, ai sensi dell’art. 1218 c.c., è il debitore-datore di lavoro che deve provare che l’impossibilità della prestazione o la non esatta esecuzione della stessa o comunque il pregiudizio che colpisce la controparte derivano da causa a lui non imputabile- ma è comunque soggetta all’onere di allegare e dimostrare l’esistenza del fatto materiale ed anche le regole di condotta che assume essere state violate, provando che l’asserito debitore ha posto in essere un comportamento contrario o alle clausole contrattuali che disciplinano il rapporto o a norme inderogabili di legge o alle regole generali di correttezza e buona fede o alle misure che, nell’esercizio dell’impresa, debbono essere adottate per tutelare l’integrità fisica e la personalità morale dei prestatori di lavoro.

(Cass. Civ., Sez. lavoro, 21 maggio 2015, n. 10465)

News 10 – Legittimo il licenziamento del lavoratore che cancella tutti i files del computer

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Deve ritenersi legittimo il licenziamento intimato per giusta causa dal datore di lavoro ad un lavoratore responsabile di aver cancellato tutti i documenti di lavoro dal suo computer ivi compresa la corrispondenza elettronica. Tale principio può evincersi da una sentenza del 14 maggio 2015 n. 9900 della Suprema Corte che, nel rigettare il ricorso proposto dal prestatore di lavoro, ha così confermato la decisione della corte distrettuale oggetto di impugnazione.

(Cass. Civ., Sez Lav. 14 maggio 2015 n. 9900)

News 9 – Licenziamento disciplinare – Aggressione al capo: sì al licenziamento se nel contratto collettivo le parti non lo hanno escluso

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In materia di licenziamenti disciplinari, deve escludersi che, ove un determinato comportamento del lavoratore, invocato dal datore di lavoro come giusta causa di licenziamento, sia contemplato dal contratto collettivo come integrante una specifica infrazione disciplinare cui corrisponda una sanzione conservativa, essa possa formare oggetto di una autonoma e più grave valutazione del giudice, a meno che non accerti che le parti non avevano inteso escludere, per i casi di maggiore gravità, la possibilità della sanzione espulsiva.

(Cass. Civ., Sez. lavoro, 7 maggio 2015, n. 9223)

News 8 – Usa un permesso retribuito per assistere la madre disabile ma poi va a ballare: licenziato

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Deve ritenersi legittimo il licenziamento intimato dal datore di lavoro al lavoratore che, nel fruire di un permesso retribuito per assistere la madre disabile, abbia partecipato ad una serata danzante.

(Cass. Civ., Sez. lavoro, 30 aprile 2015, n. 8784)

News 7 – Danno non patrimoniale, se il Giudice non adotta le tabelle milanesi si può ricorrere in Cassazione

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In sede di liquidazione del danno, la mancata adozione da parte del giudice del merito delle Tabelle elaborate presso il foro di Milano in favore di altre, ivi ricomprese quelle in precedenza adottate presso diversa autorità giudiziaria, è idonea ad integrare una violazione di norma di diritto censurabile con ricorso per cassazione ai sensi dell’art. 360, comma 1, n. 3) cod. proc. civ.

(Cassazione civile Sentenza, Sez. III, 20/05/2015, n. 10263)